“Lu Riu”, la Pasquetta leccese

Quando si dice “scire allu Riu”, ci si sta riferendo a una tradizione radicata che consiste in una gita campestre seguita da un picnic.  

Da tradizione ci si recava alla chiesa della Madonna di Aurio, a Surbo, chiesetta risalente al XII secolo, il giorno dopo la pasquetta, ovvero il martedì. Proprio in questa giornata si svolgeva la festa liturgica della Madonna di Aurio, presso la chiesetta omonima risalente al XII secolo. Quindi, quando in antichità di parlava di “scire a llu Riu”, intendevano recarsi ad Aurio, o meglio alla chiesetta della Madonna di Aurio.

Lu riu, come lo si intende oggi, è un giorno di convivialità e socialità in cui ci si dedica al relax, un ulteriore giornata dedicata allo svago.

La festa si è tenuta ad Aurio fino al 1837, quando, a seguito di una disputa tra le parrocchie di Surbo e quella della Madonna della Porta (San Luigi) di Lecce, la festa è stata trasferita a Surbo. Per alcuni, il toponimo “Aurio” potrebbe derivare dal verbo latino “haurio”, che significa “disseccare” o “inaridire”, riflettendo le caratteristiche aride del terreno circostante.

Da un po’ di anni ormai che si organizzano eventi fatti a posta non solo per la Pasquetta, ma anche per quello che i leccesi chiamano “Lu Riu”!

E tu, conoscevi “Lu Riu” e le sue origini?